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#LuxuryChina #PersonalizedRetail
I brand di lusso stanno modificando la loro strategia in Cina, passando dall’espansione rapida al miglioramento delle vendite per negozio e al rafforzamento del coinvolgimento dei clienti. In un contesto di incertezza economica e calo delle vendite globali nel mercato cinese, marchi come LVMH, Hermès e Prada investono in esperienze personalizzate, spazi esclusivi e concetti di retail innovativi. Tra le iniziative spiccano cene intime, collaborazioni con celebrità e flagship store unici, come il negozio a forma di nave di Louis Vuitton. Gli esperti prevedono che la crescita sarà trainata da ottimizzazione e innovazione piuttosto che dall’espansione del mercato [Leggi di più].
#ItalianFashion #ConsumerTrends
Secondo l’osservatorio Confimprese-Jakala, il settore moda ha registrato un calo dell’8,7% nei consumi di settembre 2025 rispetto allo stesso mese del 2024. La flessione è attribuita a una fiducia dei consumatori vacillante, una propensione all’acquisto cauta e condizioni climatiche sfavorevoli. Nei primi nove mesi del 2025, il bilancio complessivo si attesta a -1%, con le vendite autunnali particolarmente penalizzate. Le regioni del Centro-Sud, come Abruzzo (-8,4%), Umbria (-7,3%) e Calabria (-7,2%), sono state le più colpite, mentre le Marche hanno registrato un lieve aumento (+0,3%). Mario Resca, presidente di Confimprese, evidenzia le difficoltà di una ripresa nel breve termine, nonostante i buoni fondamentali macroeconomici. Le festività di fine anno, tra cui il Black Friday e il Natale, potrebbero rappresentare un’opportunità per invertire il trend negativo [Leggi di più].
#LuxuryLeather #Sustainability
La Caravel Spa, una delle principali concerie specializzate in pellami esotici di alta qualità per la moda di lusso, si distingue per la produzione di articoli esclusivi e innovativi. L’azienda collabora con prestigiose case di moda internazionali e punta su processi produttivi sostenibili, con un focus su pelletteria, calzature e abbigliamento di lusso [Leggi di più].
#LuxuryWatches #MarketTrends
Il mercato globale degli orologi di lusso, valutato circa 50 miliardi di euro, ha subito un rallentamento dopo due anni di crescita eccezionale. Le vendite sono diminuite del 5-7% nel 2024, segnando la fine dell’espansione post-pandemica e un ritorno alla normalizzazione della domanda. I marchi di fascia media sono stati i più colpiti, mentre quelli di fascia alta continuano a performare bene. Il settore sta adottando strategie di “retailizzazione”, concentrandosi su boutique monomarca e canali digitali proprietari per migliorare l’esperienza cliente e il controllo dei prezzi. Fattori macroeconomici e geopolitici, come l’instabilità dei mercati finanziari e le tensioni commerciali, hanno indebolito il potere d’acquisto, soprattutto nella regione Asia-Pacifico. Tuttavia, i consumatori ad alto reddito negli Stati Uniti rimangono resilienti. Le nuove tariffe USA introdotte nel 2025 hanno contribuito alla volatilità del mercato, spingendo le aziende a rivedere le strategie di distribuzione e innovazione [Leggi di più].
#LuxuryResale #LiveStreaming
Christos Garkinos, co-fondatore di DecadesTwo, ha rivoluzionato il mercato del resale di lusso utilizzando Instagram Live per vendere borse di design durante la pandemia. Questo approccio si è evoluto in una piattaforma che offre collezioni curate da 20 venditori globali, con un focus su autenticità, marchi di nicchia e offerte personalizzate. Con un carrello medio di 1.100 dollari, Garkinos integra storytelling e analisi della domanda per migliorare l’esperienza di acquisto, dimostrando il potenziale trasformativo del live streaming nel settore [Leggi di più].
#FashionCertification #ArtisanEconomy
La proposta del MIMIT per una Certificazione Unica di Conformità delle filiere della moda ha generato dibattiti tra associazioni come CNA Federmoda Firenze e Confartigianato Imprese. Queste chiedono contratti vincolanti e una valorizzazione autentica della filiera produttiva per garantire una remunerazione equa alle microimprese artigiane. Il distretto manifatturiero di Firenze continua a soffrire, con un calo delle imprese attive nel settore tessile, abbigliamento e pelletteria, e un impatto diretto sui lavoratori [Leggi di più].

